Questa mattina noi appassionati di parchi divertimento ci siamo svegliati con una scioccante notizia riguardante il parco a cui, volente o nolente, tutti siamo molto legati: Gardaland. A poche dall’inizio della stagione (che partirà con un soft opening il secondo weekend di marzo) la Guardia di Finanza ha notificato due avvisi di garanzia nei confronti dello storico direttore generale Danilo Santi e del direttore tecnico del parco Francesco Alessandro Giannotta. In realtà le verifiche da parte delle Fiamme Gialle si sarebbero svolte già alcune settimane fa e la notizia (sotto forma di rumor) circolava tra appassionati e dipendenti oramai da giorni. Solo oggi, però, i principali quotidiani del Veneto (e anche alcune agenzie di stampa nazionale) hanno riportato i fatti, spiegando che i due manager risulterebbero indagati per fatture false e corruzione tra privati. Entrambi i manager sarebbero stati sospesi dalla loro posizione lavorativa.
CHI è GIANNOTTA?
Sappiamo da una fonte interna che Giannotta, direttore tecnico dal 2008, si sarebbe da sempre occupato di gestione degli appalti per lavori di attività ordinarie e straordinarie all’interno del parco divertimenti e che sarebbero proprio diverse ditte esterne che si occupano di manutenzione delle attrazioni, giardinaggio e food & beverage ad aver denunciato le presunte manovre scorrette (fino a ricadere nel penale) sulle fatturazioni.
FATTURE GONFIATE E FALSE
L’indagine sarebbe, dunque, partita a seguito della denunce di alcune ditte che lavorano per il Resort, a cui sarebbe stato chiesto di gonfiare un certo numero di fatture o di emetterne di false. Al momento il parco non ha rilasciato comunicazioni ufficiali ne tramite l’ufficio stampa, ne tramite i social network. La notizia è apparsa questa mattino su Il Gazzettino, L’Arena.it, Ansa e La Repubblica.
Fonte delle notizie: Il Gazzettino e L’Arena.it
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